Comunicato Stampa
Il Consiglio Superiore della Magistratura viola lo Stato di Diritto, non esita a commetere gravi reati, abusi e omissioni, violando le leggi e la Costituzione.
COMUNICATO STAMPA
Insabbiato in gran silenzio il caso Carreri
dal Consiglio Superiore della Magistratura
Acquisiti dopo anni e con difficoltà gli atti interni intercorsi tra Ministero della Giustizia e Consiglio Superiore della Magistratura per dare efficacia alle dimissioni del giudice Cecilia Carreri, atti viziati da falso ideologico aggravato in atto pubblico, di cui vi è oggi piena prova documentale, emessi unitamente allo scambio interno tra uffici di un dossier sul conto della Carreri.
Sollevata la questione al CSM, chiedendo specifica istruttoria sui responsabili di cui vi è nome e cognome, la pratica, previa secretazione e in gran silenzio, è stata archiviata in modo tombale con delibera dell’11 settembre 2024, insabbiando per sempre le scottanti prove di reato, non svolgendo istruttoria, e ignorando la ricusazione del vicepresidente Pinelli e del relatore Bernadette Nicotra, rimasti nel Plenum che deliberava.
Ignorate le pressanti istanze di audizione degli autori del reato di falso, calpestato l’appello dell’avvocato Davide Steccanella del Foro di Milano che, in un gesto estremo, aveva chiesto di partecipare alla discussione della pratica al Plenum dell’11 settembre 2024 proprio per evitare quanto avvenuto.
È la prima volta che viene acquisita piena prova documentale dei metodi illegali con cui un magistrato può essere privato del suo ruolo proprio dalle Istituzioni che dovrebbero tutelarlo.
Del tutto allineato il Ministro Carlo Nordio che ha reso parere favorevole al rigetto dell’istanza, pur consapevole del grande consenso della gente comune al rientro in servizio della Carreri nel Distretto di Venezia cui appartengono entrambi.
Inutili gli appelli inviati alle massime cariche dello Stato per scongiurare questa delibera che rappresenta un oscuro capitolo dello Stato di Diritto, in un momento di inarrestabile Controriforma del sistema giudiziario.
L’inquietante vicenda è ora all’attenzione della Procura di Perugia.
Cecilia Carreri
19 settembre 2024