Nessuna giustizia dal Consiglio Superiore della Magistratura
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha respinto la richiesta di riaprire e ridiscutere il processo disciplinare che il giudice Cecilia Carreri ha subito nel 2007.
Dopo ben dieci anni di calvario, la Carreri si vede privata ancora una volta del diritto di avere giustizia e difendersi.
Pugnalata alle spalle in modo vigliacco, ha subito una persecuzione giudiziaria e mediatica inaudita.
Cecilia Carreri resterà per sempre l'unico magistrato della storia ad avere subito un processo disciplinare per avere svolto dell'attività sportiva mentre era legittimamente in ferie o fuori ruolo. Rientrò puntualmente in servizio.
Non è stato trovato nè formulato alcun addebito sul lavoro di giudice che Cecilia Carreri ha sempre svolto con serietà e sacrificio, con legalità ed efficienza.
L'hanno colpita vigliaccamente nella vita privata, personale e familiare.
Il Consiglio Superiore della Magistratura è condizionato da poteri forti, dalla politica e da potenti lobby, non ha voluto ridiscutere quell'incredibile processo.
Relatore dell'ordinanza di rigetto è stato il consigliere Lorenzo Pontecorvo, entrato al Consiglio Superiore della Magistratura con il sostegno elettorale del potente sottosegretario al Ministero della Giustizia, il dott.Cosimo Ferri.
Il Ministro della Giustizia è quello che nega il rientro in servizio al giudice Carreri, nonostante la stessa abbia validamente revocato le sue dimissioni.
Ringraziamo i cittadini che invece hanno compreso la verità, chiedendo a gran voce che fossero ridati l'onore e la dignità al giudice Cecilia Carreri.