L'interrogatorio inutile di Gianni Zonin
Assolutamente inutile. Dopo oltre due anni dall' inizio delle deludenti indagini della Procura di Vicenza, Gianni Zonin, rimasto a piede libero, in grado di inquinare le prove, di mettere in salvo il suo patrimonio, di concordare con calma una linea difensiva con i suoi avvocati, e di viaggiare liberamente in giro per il mondo, viene comodamente convocato per l'interrogatorio, prescritto dalla legge prima della chiusura delle indagini.
Interrogato su due piccoli reati: aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza di cui può liberarsene con un modesto patteggiamento.
L'evento si celebra in caserma della Guardia di Finanza di Vicenza, in gran segreto, per evitare che qualche vittima della Banca aggredisca l'odiato Gianni Zonin. Una giusta precauzione a tutela della sua incolumità.
Un interrogatorio inutile, in cui Gianni Zonin può dire quello che vuole e poi tornarsene nel suo esilio negli USA. Una fuga dalla folla inferocita di risparmiatori truffati. Ma che sia vero che è negli USA?