I buoi sono scappati
Il Giornale di Vicenza del 3 gennaio 2018
articolo di Matteo Bernardini.
I pubblici ministeri Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori, titolari dell’inchiesta sul crac di BpVi, avevano provato a sequestrare i 106 milioni di euro, secondo la procura frutto dell’attività illecita della banca, ma quando si sono recati nella sede della Popolare hanno trovato la cassa vuota. Tutto il contante, ovvero la banca “buona”, era infatti già passato a Intesa dopo la firma dell’accordo col governo. E i pm, ai quali il giudice per le indagini preliminari, Barbara Maria Trenti, aveva concesso il sequestro solo del contante e non per equivalente (che invece avrebbe consentito di prendere anche beni immobili o altri titoli) hanno dovuto, loro malgrado, fare marcia indietro e tornare a casa a mani vuote. A loro era rimasta infatti solo la cosiddetta “bad bank”: illiquida. GIORNI CONCITATI. Siamo alla metà di maggio. Dopo circa quattro mesi dalla richiesta arrivata dalla procura, il giudice per le indagini preliminari Maria Trenti, decide di firmare e dare il semaforo verde al sequestro della somma indicata. (...)