Non è un'assenteista.
Cecilia Carreri non è mai stata processata per assenteismo. A seguito di alcune notizie comparse sui Quotidiani del Nord Est, Cecilia Carreri ha inviato questa rettifica:
Ho douto chiedere una formale rettifica ai quotidiani che ancora a distanza di anni rendono una versione inesatta della mia vicenda. Le mie aspettative, congedi ordinari e straordinari nel 2004 e 2005 sono sempre risultati legittimi e mai revocati. Hanno discusso del fatto che in quei periodi avevo messo sotto sforzo la schiena affetta da vere e accertate discopatie con attività sportive ritenute incompatibili con tali patologie: le traversate in mare. In tal modo, secondo loro, mettevo a rischio il mio rientro in servizio. Inutile dire che sono sempre rientrata puntualmente in servizio. Hanno sostenuto che è dovere del lavoratore svolgere durante le legittime assenze dal lavoro attività che non peggiorino le sue condizioni di salute. Anche al sabato e domenica? Per tale motivo ho subito una sanzione disciplinare. Non sono mai stata accusata di assenteismo, sono sempre stata una grande lavoratrice e le mie assenze dal servizio sono sempre risultate giusificate e documentate. La famosa traversata oceanica dalla Francia al Brasile è stata compiuta a novembre 2005 mentre ero legittimamente in ferie arretrate; da due anni non andavo in ferie per assistere i miei genitori, ho dovuto esaurire le ferie in pieno inverno. Per farmi fuori hanno dovuto attaccarsi a una questione evanescente, estranea al mio corretto e inattaccabile lavoro di magistrato: gli sforzi alla schiena. Sono rimasta l'unico giudice in Italia processato per delle patologie alla schiena. Trovate tutto nel libro "Non c'è spazio per quel giudice"