Buongiorno Cecilia,
lieto che tu abbia accettato il mio invito. Ci tenevo molto perché ho appena finito di leggere il tuo libro "Non c'è spazio per quel giudice". Non hai certo bisogno del mio supporto, ma ci tengo a trasmetterti la mia stima personale e professionale, in quanto condivido in pieno i tuoi "valori" e il tuo codice etico e con un po' d'invidia affettuosa, anche, virtualmente, il tuo stile di vita sportivo e agonistico. Sei una bella persona ed una grande professionista. Il tuo sorriso è la conferma che la miglior difesa è sempre l'attacco. Spero di avere l'opportunità di conoscerti di persona, in una occasione pubblica, e di poter condividere la tua energia positiva, elemento fondamentale per vivere nel nostro attuale scenario socio, economico, politico e imprenditoriale. Anch'io ho abbondantemente attinto dalle mie "riserve energetiche" in momenti critici. Ancora grazie e a presto, spero. Valerio Mangano
Leggendo il libro della Carreri mi rendo conto di quanto è stata prima delegittimata e isolata poiché era ritenuta scomoda e le sue indagini miravano a far luce sull'operato nebuloso e opaco della Bpvi. Un copione già visto dove magistrati coraggiosi vengono lasciati soli a combattere contro una fitta rete di relazioni a cui fanno capo sempre e solo le banche. In questo caso si è andati pure oltre strappandogli la toga di dosso è costringendola ad abbandonare la magistratura. Oltretutto la stessa Carreri è stata lasciata sola da avvocati senza palle e animo che si sono rifiutati sistematicamente di difenderla eccetto l'avv.to Tanza che la difesa strenuamente dinnanzi al Csm. Come possiamo pensare di ribellarci a questo sistema malavitoso quando tutti hanno paura delle banche?
Ho appena iniziato a leggere il suo libro "Non c'è spazio per quel giudice". Per quel che può servire volevo darle la mia solidarietà per le situazioni che ha passato. Certo fa effetto leggere di persone che si ritenevano corrette e al di sopra delle parti comportarsi in un determinato modo. Ti rendi conto che in qualsiasi ambiente ci sono persone malevoli e in cattiva fede e che sfruttando il prossimo tentano di raggiungere il loro fine.
Illustre Dottoressa,
ho appena concluso la lettura del Suo ultimo, toccante libro che ripercorre la grottesca e incredibile vicenda, professionale e soprattutto umana, che La riguarda. Avrei piacere di conoscerLa e, magari, di invitarLa a Brescia in Università per una qualche iniziativa da concordare (la presentazione del Suo libro ottimamente recensito da Andrea Tornago, che conosco, sul Fatto Quotidiano?).
Porgo cordiali saluti
Saverio Regasto
Dott.ssa Cecilia Carreri,
ho da poco terminato il Suo libro "Non c'è posto per quel giudice".
Desidero esprimerLe un profondo sentimento di vicinanza perchè attraverso la lettura del libro ho colto la sofferenza che Le hanno provocato distruggendo la Sua vita di magistrato e privata.
Ha contribuito a farmi un'immagine diversa di come vedevo la giustizia. Io da ingenuo cittadino ero fiducioso.
La Sua condivisione su questo libro è stato l'ultimo suo sfogo, ne sono certo, ma ha colpito nel segno perchè tanti come me si sono resi conto di come è veramente lo stato con i suoi organismi che chiamano "giustizia": purtroppo una giustizia deviata.
Pensiamo di essere impotenti a questi poteri, e quelli che come Lei hanno provato a contrastarli hanno subito ingiustizie e martirio.
Sono però sicuro che in mezzi a loro, magistratura, politica, informazione, che tanto Le hanno fatto del male, ci siano persone per bene, motivate, con alti valori come Lei che dedicano la loro vita non per il denaro ,avidità di potere, ma per il bene sociale, la vera giustizia.
Le sono riconoscente per quello che ha fatto come giudice, ma anche per aver scoperto in Lei una donna dinamica coraggiosa che sa dove vuole arrivare, ma anche semplice e umile.
Vedo che ha molte qualità per voltare pagina e puntare ancora in alto.
Con mia moglie Le facciamo i nostri migliori auguri, la vita, siamo convinti, ci regala sempre delle sorprese positive se con serenità non ci lasciamo perdere d'animo, ed è quello che ci ha trasmesso attraverso il Suo libro.
Con simpatia La ringraziamo e salutiamo
Piero e Antonia