Gentile Dottoressa Carreri,
Questa notte sono riuscito a terminare la lettura del Suo ultimo libro.
Si sono riuscito... perché gli ultimi capitoli sono veramente allucinanti
e quasi impossibili da sopportare mentalmente sia civilmente che umanamente.
Mi creda, ho avuto brividi, commozione e altri sintomi che mi astengo qui dire.
Fino a qualche anno fa, ero orgoglioso e felice di essere italiano, lo dichiaravo con entusiasmo e orgoglio...
poi anche a me successe quello che mai avrei pensato ed immaginato esistesse e fosse possibile in uno stato così detto civile ed avanzato.
i miei genitori, mi hanno dato, per quel che potevano, istruzione e formazione basata sulla elementare educazione, dedizione, dovere, onestà e rispetto.
Pare che tutto questo... per quanto posso dire e documentare, sia una chimera, una illusione, una bolla di sapone profumato di credulità e fiducia nelle istituzioni.
Oggi, 9 agosto, anche dopo aver letto e memorizzato il suo libro, non solo posso dire come dico da tempo, da troppo tempo, ma posso confermare
che il cittadino, l'onesto, il responsabile di questa nostra cara, bella ma sofferta Italia è un pesce nelle rete della mafia amministrativa, della corruzione fino ai livelli più alti
in uno stato che è il peggior nemico perfino di se stesso.
Gentile dottoressa Carreri, non mi dilungo oltre,
qui le esprimo la mia profonda stima e solidarietà umana e civile con un forte abbraccio e un incoraggiamento
a guardare avanti con serenità e pace interiore.
Non è Lei che deve privarsi del sole del mattino, non sono io che devo privarmi di ammirare il cielo azzurro e respirare l aria pulita, ma qualcun altro che
si nasconde e meschinamente vive sulle nostre spalle e disgrazia di essere onesti e veri uomini.
Ci vuole un RESET, noi abbiamo il titolo e il dovere di schiacciare il bottone!
Nella speranza di conoscerla di persona e molto presto mi permetta
Un forte e spontaneo abbraccio di cuore.
LUCIANO PEROTTO
Ho appena terminato di leggere il suo libro, letto in una giornata. Provenendo da quell'ambiente, mi sono molto rattristato venendo a conoscenza di alcuni particolari che non conoscevo e che Lei ha spiegato molto bene. Peccato che Lei non fosse a conoscenza di altri episodi, altrettanto gravi, che si sono verificati, in quegli anni. Speravo che il libro avesse un finale diverso, col suo reintegro in magistratura. Spero che, per giustizia, possa accadere. La ringrazio e La saluto. Graziano Malavasi
Giudice Carreri, ho appena finito di leggere il suo libro/documento " Non c'è spazio per quella giudice". L'ho divorato letteralmente in soli 2 giorni. Avevo avuto sentore già da alcuni decenni che anche a Vicenza, bella e curata cittadina di provincia, non fossero solo rose e fiori. Il suo testo ha riempito tutti i vuoti della mia esperienza, fornendo una sorta di summa dello squallido intreccio del malaffare che, a quanto pare, non conosce limiti, né ostacoli. Anche lei, come tutti i martiri suoi colleghi che si sono immolati in nome di ideali a cui pochi sono ancora fedeli, è stata fatta fuori, forse in un modo ancora più crudele e disumano. Mi consola il pensiero che è ancora giovane e che, oggi come oggi, ci siano ( mi pare...) i presupposti perché le restituiscano il maltolto e, non ultimo, un congruo risarcimento pecuniario per tutto quanto ha dovuto subire ingiustamente. Nessuna cifra potrebbe cancellare i suoi anni bui ma sarebbe comunque un atto dovuto. Sono stata preside dell'ITC Piovene di Vicenza per molti anni. Ora vivo a Palermo, al sole africano di Mondello e continuo a sfornare gialli che, forse, nessuno leggerà mai. L'abbraccio con profonda stima, Giovanna Guaglianone
Cara Dottoressa Carreri,
siamo marito e moglie, Giovanni ed Emanuela, abitiamo ad Arcugnano, siamo due medici, sempre in prima linea, come lei.
Abbiamo appena finito di leggere il suo libro "Non c'è spazio per quel giudice".
Grazie per le emozioni che ci ha regalato leggendolo; emozioni tristi, ma trasmettono l odore della lotta; forse non è ancora finita, noi siamo abituati a non cedere allo sconforto.
Come lei siamo appassionati di natura: partiamo domani per un viaggio alla scoperta dei grandi parchi dell Ovest dell America.
Sempre se sarà contenta ci piacerebbe conoscerla-non abbiamo nessun secondo fine, mi creda- al nostro rientro dalle ferie.
Intanto grazie di esistere, e mai dire mai, perché come dice un proverbio( ? vicentino): quello che non accade in 10 anni succede in 5 minuti.
Buona estate
EMANUELA BERTAGNA, medico di famiglia a Montecchio Maggiore, GIOVANNI GUGOLE lavora in pronto Soccorso a VI
Sono un ex funzionario della BPVI in prepensionamento dal 2004 ed in pensione dal 2006. Sto finendo di leggere la Tua ultima "fatica" letteraria e voglio esprimerTi la mia solidarietà per tutto quello che Ti hanno fatto passare. Pazzesco ed allucinante! Ho vissuto anch'io certi fasi di quello che scrivi in quanto lavoravo a Vicenza, direzione di via Framarin.
Quello che vorrei proporTi, sempre se possibile,è una serata ad Alonte, comune vicino a Lonigo, per presentare il Tuo libro e non solo. Serata organizzata dal Centro Musica Cultura di Alonte. La serata sarebbe condotta da Lino Zonin ( nessuna parentela!!!!!), corrispondente in zona del Giornale di Vicenza e componente il Cda dell'Associazione.
Sinceramente mi piacerebbe Tu potessi accettare l'invito. Tempi e modi da condividere.
In attesa Ti ringrazio anticipatamente e Ti faccio i miei più sinceri auguri per tutte le Tue attività.
Giuliano Benetazzo