Cara Cecilia,
Ho iniziato il tuo racconto e dopo le prime pagine mi son dovuto fermare .
Quello che hai vissuto nel tuo ambiente lavorativo e famigliare in qualche modo ricalca il mio dal 2012 ad oggi è chissà ancora per quanto , anche per la perdita dei genitori nel periodo più critico.
Quando scrivi di ansie , timori , cardiopatie , il fatto che qualcuno pensi che tu te ne sia approfittata ti fa male dentro , tu che fino qualche mese prima eri la n 1 per risultati, lavoro, 110 lode, a un certo punto colpo di spugna e non sei più nessuno.
Senza ombra di dubbio anch’io avrei potuto fare meglio se avessi saputo che e come sarei stato giudicato e da chi, non credi?
Continuerò la lettura
Ciao
Buongiorno dott.ssa Carreri, la ringrazio per il contatto. Ho avuto modo di leggere il suo ultimo libro che ho trovato preoccupante e angosciante e comunque utile per potersi orientare nel labirinto in cui ci troviamo intrappolati. Le auguro di poter trovare quanto prima quelle soddisfazioni che le sono state negate in questi ultimi dieci anni. Spero di poterla sentire ancora.
Buongiorno Dottoressa Carreri , ho letto attentamente il suo libro e le sue interviste e mi complimento con Lei per la tenacia ed il coraggio che ha avuto e che ha. Anch io combatto la stessa battaglia in modo diverso non solo per me ma per tutte quelle persone che purtroppo non hanno avuto una cultura sufficente per non essere ingannati a partire da Zonin a Consoli e per ultimo Carlo Messina - inginocchiando migliaia di piccole aziende e piccoli artigiani con il passaggio in LCA. Avrei piacere di confrontarmi con Lei vivendo io tra Milano e le Marche.
Cordialmente
Condivido il fine di questo sito, vorrei portare il mio contributo, sono purtroppo protagonista di una storia che merita di essere raccontata in un libro, avevo già iniziato a scriverlo a mo' di romanzo senza mettere riferimenti ma le ultime vicende mi stanno facendo cambiare idea, penso che chi ha firmato sentenze scandalose deve assumersi la responsabilità di quello che ha fatto, quindi ho deciso di raccontare i fatti riportando le parti salienti degli atti giudiziari coi riferimenti dei procedimenti ed i nomi di chi li ha firmati, se sono pubblici è giusto che siano anche resi pubblici.
Tra le altre cose ho deciso di non pagare più gli avvocati, le poche risorse economiche rimaste intendo usarle in maniera più fruttuosa.
Gent.ma dottoressa, Le avevo scritto tempo fa in merito a un libro di ricordi velici, ma ora La disturbo per altro. Ieri ho acquistato il Suo "Non c'è spazio per quel giudice". L'ho terminato ora. E' difficile trasmettere il cumulo di emozioni che ha provocato, prima fra tutte la solidarietà umana e professionale per la Sua vicenda. Da avvocato vicentino non mi ha stupìto leggere del comportamento di taluni magistrati. Quel che mi ha sconcertato è il riferito comportamento di molti, troppi miei colleghi. Ho còlto nel suo scritto la fiducia con la quale più volte si è affidata a dei legali, al pari di una cliente "qualsiasi", eppure con una preparazione professionale e un'umanità, come si evince, di ben altro spessore: e come tale fiducia sia stata ripagata con prestazioni spesso di qualità inversamente proporzionale alle parcelle. Leggere tutto ciò mi ha messo profondamente a disagio. Mi creda, sarei davvero onorato e felice di poterLa incontrare, anche solo per poterLe esprimere di persona la mia considerazione. Coi saluti più cordiali Andrea Tirondola